A Reggio tre concerti di musica sacra organizzati da Associazioni Ancadic e Organiamoci in occasione della Settimana Santa

Cominciato Domenica delle Palme nella Basilica Cattedrale di Reggio Calabria, il ciclo dei Concerti della Settimana Santa ha suggerito al numeroso ed attento pubblico profondi spunti di riflessione spirituale in preparazione alla Santa Pasqua, attraverso l'esecuzione ed il confronto di due importanti composizioni di musica sacra: il Requiem di G. Faurè e la Messa da Requiem di G. Verdi.

Ricca ed articolata, la prima serata ha proposto inizialmente tre brani organistici ( F. Mendelssohn, C Franck e C. Tournemire ) che, pur dalle caratteristiche musicali tanto diverse, hanno permesso di evidenziare la bellezza sonora e la varietà timbrica dell'organo sinfonico unitamente alla maestria tecnico-interpretativa di Alberto Brigandì, giovane musicista reggino di grande talento, organista presso la Chiesa di St. Joseph's Highgate a Londra.

Nella seconda parte della serata sono stati eseguiti, di G. Faurè, Cantique de Jean Racine e Requiem dal Coro Polifonico "S. Paolo" diretto da Carmen Cantarella con la partecipazione del soprano Mina Calabrò e del baritono Demetrio Marino, accompagnati all'organo da Alberto Orio. Lo stile musicale pacato, solenne e dolce, rivelando l'esperienza religiosa maturata da G. Faurè, affascina e coinvolge gli ascoltatori .Questi,

dall'elegante e commovente interpretazione degli artisti, percepiscono chiaramente come anche i temi più drammatici dell'esistenza umana, se vengono affrontati con fede, non fanno paura.

Le altre due serate hanno proposto un' inedita trascrizione cameristica per organo a 4 mani e Soprano della Messa da Requiem di G. Verdi che Alberto Brigandì ha ideato lo scorso anno in occasione del bicentenario della nascita del musicista di Busseto.

Ascoltando la trascrizione, in cui sapientemente sono stati scelti particolari registri ad imitazione dei timbri delle voci soliste, del coro e degli strumenti dell'orchestra, il M° Brigandì non ha fatto assolutamente notare la mancanza dell'orchestra sinfonica, anzi ha fatto "cantare" gli organi delle Chiese di S. Maria del Loreto e di S. Giorgio al Corso.

La possente, calda ed emozionante voce di Marily Santoro ha incantato il pubblico che conclude questo straordinario percorso di preghiera, viaggio simbolico da un mondo ,immaginato buio e lontano, verso entità di luce senza fine, consapevole che alla fine della vita terrena ci aspetta l'abbraccio ed il perdono amorevole di Dio Padre.